SIMONA TADINI: Nutrizionista, esperta in Nutrizione e Sport, master in Fitoterapia e Naturopata specializzata in Iridologia.

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Il canto della Lavanda

Oh, come son fortunata a non far parte
della miriade di fiori che ornano le aiuole.
Io non corro pericolo di cadere in mani comuni,
di ascoltare conversazioni di scarso valore.

Diversamente dalle mie sorelle, la natura mi fa
crescere lontano dai rivi.

Io rifuggo i campi coltivati e la civiltà.
Io son selvaggia.
Lontano dalla società, la mia patria
è in solitudine,
Perchè mai e poi mai vorrei mischiarmi con il popolo!

Libera, io sono libera!

(La storia della fanciulla-uccello; da Le mille e una notte)

Stavo cercando qualche olio essenziale che potesse aiutare a calmare l’ansia, il nervosismo e la tristezza che ci accompagnano lungo questo periodo buio della nostra storia. Pensavo alla lavanda e sfogliando qua e là tra i miei libri, ho trovato la poesia appena letta. Niente di più centrato.
La lavanda nasce come arbusto spontaneo tra le montagne impervie della Persia e della Provenza. Si accontenta dei terreni pietrosi e inospitali, dove poche altre piante potrebbero resistere. Nessun eccesso stagionale la disturba, e ogni anno, generosa, spettacolare e direi, con permesso, istrionica, rinnova la sua splendida chioma blu-viola, innalzandola orgogliosa di sè verso il cielo.
La sua raccolta è difficile: va fatta a mano, con il falcetto che taglia la sommità fiorita dallo stelo, durante la parte più calda delle giornate di luglio e di agosto perchè proprio in queste ore la pianta contiene più olio essenziale. Per analogia, mi è sembrata la pianta che meglio si adatta alla nostra attuale condizione: siamo costretti in casa per il bene di tutti, viviamo quindi in una condizione dura, ma dobbiamo prepararci a dare il meglio di noi stessi una volta che ritorneremo alla “luce”…proprio come la lavanda!
Questo è un arbusto resistente, dalla scorza dura; richiede forza per la sua raccolta, ma dona un profumo inconfondibile, che ha accompagnato e consolato l’Uomo nell’area del Mediterraneo probabilmente dai primi insediamenti.

Gli antichi la usavano bruciandola per purificare l’aria nelle stanze dei malati. Il suo nome deriva dal latino lavare e suggerisce l’idea della purezza e della freschezza, entrambe caratteritiche del suo profumo. La lavanda lava le impurità del corpo e dell’anima. Santa Hildegerd von Binden la consigliava per favorire lo sviluppo di un carattere pulito. Quando sentiamo la lavanda la mente esce dai luoghi chiusi, perchè evoca spazi belli, chiari, vasti. Nella mente distesa, i pensieri sono più limpidi ed equilibrati. Come l’arbusto semisecco da cui viene estratto, l’olio essenziale di lavanda si prende cura dei pensieri aridi ed estremi, riportandoli in equilibrio. Chi trae giovamento dalla lavanda è un soggetto molto teso, esagerato, ma che ricerca l’equilibrio. Come non considerare più adatto al momento attuale quest’olio essenziale?
In realtà ha una molteplice gamma di usi: è riequilibrante dell’umore, rilassa la muscolatura, è antisettico, cicatrizzante, antidolorifico in caso di punture di insetti, è utile contro l’herpes labiale, nelle nevriti, nella sciatalgia, nelle dermatiti, nella febbre, nell’otite. E’ un olio davvero molto versatile grazie alla sua complessità biochimica: sono state identificate almeno 160 molecole attive e chissà quante altre ne mancano.

Come usarlo? Il modo più semplice è acquistare un ottimo prodotto puro e naturale al 100% (diffidate se non è scritto in etichetta), metterne qualche goccia nella lampada per aromi o negli umidificatori dei caloriferi. Si può miscelare a tante altre essenze come l’eterno bambino che è il mandarino, il vivace neroli sui fiori, la rosa centifolia o la raffinatissima damascena, il sensuale gelsomino o l’esotico yalng-ylang o ancora il legnoso vetiver oppure l’avvolgente e lussuoso legno di sandalo. Lasciamoci guidare dalle sensazioni olfattive e creeremo le miscele più adatte alle nostre emozioni.
…Ma se non sappiamo cosa scegliere, allora lasciamoci sedurre dal canto unico e melodioso della magica lavanda.