SIMONA TADINI: Nutrizionista, esperta in Nutrizione e Sport, master in Fitoterapia e Naturopata specializzata in Iridologia.

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Allergie respiratorie e alimenti: esiste una correlazione?

Capita spesso che chi soffre di allergie respiratorie, che in questa stagione più che mai complicano la vita a molte persone, si lamenta del fatto che non riesce a mangiare certi alimenti perchè scatenano reazioni molto fastidiose. Non è una fissazione! Esiste una spiegazione scientifica a questo fenomeno che va sotto il nome di “reazione crociata”, o, per dirla all’inglese, “cross-reaction” tra i pollini ed alcuni cibi.

La reazione crociata fra sostanze apparentemente così diverse e lontane dal punto di vista biologico è scatenata dalla presenza di proteine molto simili tra di loro. Una reazione crociata può scatenarsi per due motivi:
1- parti delle proteine comuni in alimenti simili (per es. reazione bevendo latte di capra in chi è allergico al latte di mucca);
2- allergeni presenti in più sostanze del mondo vegetale e chiamati panallergeni in specie non correlate evolutivamente (una reazione crociata tra pollini di alcune piante e vari alimenti vegetali).

Spesso le sostanze ingerite non scatenano fenomeni irritativi respiratori, ma coinvolgono la mucosa orale, le labbra e la lingua.

Tra le più frequenti reazioni crociate troviamo:
– polline di graminacee: frumento, cocomero, melone, limone, arancia, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, kiwi, mandorla, cocomero, pomodoro, arachide;
– polline di parietaria: gelso, basilico, pisello, melone, ciliegia, pistacchio;
– polline di betulla: mela, pera, fragola, lampone, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, mandorla, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, kiwi, arachide, noce, nocciola.

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Le reazioni scatenate dall’ingestione di questi alimenti possono essere limitate se il frutto viene sbucciato, lavato e cotto. Infatti, spesso, le marmellate di alcuni di essi non creano problemi. Certamente, non tutti possono essere trattati in questo modo, e quindi, occorre prestare sempre molta attenzione a ciò che si mangia.
Attenzione però a non sbilanciare la dieta con eliminazioni drastiche non compensate da sostituzioni in grado di mantenere in equilibrio la nostra alimentazione.